“Vita sociale”

(1944 – 1997)

Gli indici completi di “Vita sociale” adesso sono a disposizione di tutti i nostri utenti attraverso un comodo file in pdf.

Il lavoro di ricerca e redazione degli indici è stato svolto a cura degli studenti Beatrice Barillaro, Paolo Cascavilla e Pietro Francaviglia del Liceo classico “Niccolò Forteguerri” di Pistoia, in seno a uno dei progetti di alternanza scuola-lavoro ospitati dalla Biblioteca dei Domenicani di Pistoia nell’anno scolastico 2016-2017.

Indici “Vita sociale”

 

CENNI STORICI

La rivista “Vita Sociale” nasce nel 1944 in clandestinità, nella Firenze ancora occupata dai nazifascisti, sotto la direzione di p. Reginaldo Santilli del convento di Santa Maria Novella, come luogo di elaborazione culturale ispirato ai principi del pensiero sociale orientato a un nuovo orizzonte democratico. Nel 1966 la redazione venne trasferita a Pistoia, presso il convento San Domenico. Il passaggio segnò un momento di rottura nella storia del periodico che da attività e iniziativa personale di p. Santilli divenne organo della Provincia Romana dei Frati Predicatori, la cui conduzione fu affidata a un collegio direttivo e redazionale di religiosi domenicani, professori nelle varie discipline teologiche e filosofiche presso lo Studium pistoiese. La rivista, che prima si definiva come “Rassegna del pensiero sociale cristiano” e “Rivista per la diffusione del pensiero sociale cristiano” (sottotitoli delle prime annate), si caricò di un’apertura mondiale sulle vicende umane e sulla società. Un luogo in cui, dalle parole di p. Emilio Panella, «la teologia cambia di casa: dalla cittadella ecclesiastica alla tribuna sociale, dai seminari ai cantieri, dalle processioni liturgiche ai cortei sindacali, dal non expedit alla mischia politica, dai “paesi di missione” ai “paesi del Terzo mondo”». Intorno a “Vita sociale” si accese un fecondo dibattito e la rivista divenne luogo di incontro per molti intellettuali e studiosi in ambito locale e nazionale; un percorso di fede supportato da una rigorosa attività scientifica (sull’esempio del celebre teologo domenicano francese Marie-Dominique Chenu), che molto influì nella caratterizzazione del patrimonio librario della biblioteca, il quale proprio in quegli anni si arricchì di numerose acquisizioni e scambi con varie riviste di taglio sociale. “Vita sociale” cessò le pubblicazioni nel 1997.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Sui primi anni di “Vita sociale” si vedano: V. CAPRARA, “Vita sociale” 1944-1954, tesi di laurea discussa presso la Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino in Roma – Angelicum, relatore prof. Ludovico-Bertrando Gillon OP, 1980; C. MEINI, Chiesa e politica nella rivista Vita sociale 1945-1963, tesi di laurea discussa presso l’Università di Firenze, relatore prof. Luciano Martini, 2000; R. MICHELL, La politica culturale delle riviste cattoliche fiorentine nel secondo dopoguerra (1944-1948: “La Rassegna”, “Vita sociale”, “Città di vita”, “L’ultima”), tesi di laurea discussa presso l’Università di Firenze, relatore prof. Giorgio Luti, 1976. Al momento non è stato ancora pubblicato alcuno studio monografico sulla storia della rivista, ma un primo approccio alla trattazione completa dell’argomento è il saggio: V. CAPRARA, Reginaldo Journal “Vita sociale”, in E. COMPAGNONI – H. ALFORD (a cura di), PreachingJustice. Dominicancontributions to social ethics in the Twentieth Century, Dublin, DominicanPublications, 2007, pp. 159-194. Sulle figure che animarono la vita culturale cattolica nel secondo dopoguerra si vedano: B. BOCCHI CAMATANI, La Chiesa di Firenzetra La Pira e Dalla Costa, in A. RICCARDI (a cura di), Le Chiese di Pio XI, Roma-Bari, Lateren1986, pp. 283-301; L. MARTINI, Chiesa e cultura cattolica a Firenze nel Novecento, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2009; E. PANELLA, I teologi e le loro tentazioni – dieci anni di “Vita sociale” in”Vita sociale” 6(1975), p.381.