CAPPELLA FAMIGLIA ROSPIGLIOSI 

Cappella che occupa nella sua totalità lo spazio del transetto destro. Qui si conservano memorie della famiglia.

  • Lapide: marmo bianco e verde, manifattura toscana. Collocata in alto sulla parete destra.
  • Busto di Caterina Rospigliosi: cornice in marmo bianco e urna in marmo nero, collocata sulla parete destra. Opera databile fra il 1667 ed il 1669. Notiamo un’iscrizione collocata sopra un sarcofago, chiusa ai lati da rami e fiancheggiata da due putti in marmo bianco, alle cui spalle due specchiature sostengono obelischi in mischio rosa. Sotto il sarcofago vediamo lo stemma di famiglia, affiancato da due festoni. Al centro della composizione, all’interno di un’edicola, si trova il busto di Caterina Rospigliosi, realizzato interamente in marmo.
    Le fonti locali attribuiscono il monumento alla mano del Bernini, più probabilmente però fu realizzato solo su disegni del grande maestro ed eseguito da un suo allievo mandato appositamente a Pistoia.
  • Altare Famiglia Rospigliosi (sesto altare sulla destra): la parte addossata alla parete presenta uno zoccolo con un’epigrafe al centro ed ai lati lo stemma della famiglia Rospigliosi, che ne commissionò l’esecuzione nel 1613. Lo stemma, circondato da volute, è sormontato da un elmo piumato e cordoni annodati, con al centro l’arme della famiglia, divenuta fra le più potenti di Pistoia in seguito all’elezione al soglio pontificio di Clemente IX. Al centro vi è un’ampia cornice, ai lati della quale osserviamo due colonne a fusto liscio con capitello composito ed una testina alata nella parte alta. La composizione è sormontata da un timpano ed un frontone interrotti. Sopra il frontone vi è un piccolo pilastro che sorregge un disco raggiato. Dalla struttura poggiata alla parete sporge la mensa d’altare, sorretta da quattro colonnette.
    All’interno della cornice si trova una pala d’altare realizzata da Jacopo Chimenti, più noto come l’Empoli. La tela richiesta dalla famiglia raffigura San Carlo Borromeo e, assieme a lui, alcuni componenti della famiglia del ramo di Taddeo. Il santo, vestito con la porpora cardinalizia, incede in mezzo alla folla dove si riconoscono Girolamo Rospigliosi, la moglie Caterina ed il figlio Giulio (il futuro Papa Clemente IX), illuminanti dalla medesima luce dall’alto che colpisce il santo. A fare da palcoscenico alla raffigurazione la chiesa fiorentina di Sant’Ambrogio.
    A terra davanti all’altare è collocata una pietra tombale di famiglia.
  • Monumento funebre Girolamo Rospigliosi: cornice in marmo bianco e urna in marmo nero, collocata sul lato sinistro della cappella. Sopra il sarcofago si trova un’iscrizione, chiusa ai lati da rami e fiancheggiata da due putti in marmo bianco, alle cui spalle due specchiature sostengono obelischi in mischio rosa. Sotto il sarcofago è lo stemma di famiglia, affiancato da due festoni. Al centro della composizione, all’interno di un’edicola, si trova il busto di Girolamo Rospigliosi, realizzato in marmo. Il monumento fu commissionato da Papa Clemente IX, al secolo Giulio, figlio di Girolamo.
    Le fonti locali attribuiscono il monumento alla mano del Bernini, più probabilmente però fu realizzato solo su disegni del maestro.