2 – La Sagrestia

Si tratta di un ambiente dalla pianta rettangolare, che presenta sul lato orientale una piccola abside.

Se inizialmente vi si accedeva attraverso il transetto destro, ad oggi, dopo la ristrutturazione cinque – seicentesca, è possibile accedervi tramite la Cappella Melani, nella quale è stata inserita una porta di passaggio. Provvedono all’illuminazione della stanza due finestre, posizionate rispettivamente sul lato meridionale del locale e all’interno dell’abside stessa; la prima era anticamente trifora, poi trasformata in un finestrone, la seconda invece riporta ancora i tratti originali (si tratta infatti di una monofora gotica).

Ad arricchire la stanza dal punto di vista artistico abbiamo la seguente serie di opere ed affreschi: sulla parete di ponente, a sinistra un dipinto a olio su tavola raffigurante S. Sebastiano Martire (attribuito ad un ignoto, XV sec); in alto a destra della stessa parete invece alcune vestigia di un antico portale. Sulla parete meridionale si trova un grande affresco dell’Annunciazione proveniente dalla zona absidale della chiesa, attribuito a Bartolomeo di Andrea Bocchi (probabilmente risalente anch’esso al XV secolo); nell’abside è invece conservato un S. Pietro Martire con sinopia anch’esso proveniente dalla chiesa e due lapidi di marmo bianco scolpito con lo stemma dei Fioravanti e un’iscrizioni a caratteri gotici poste l’una di fronte all’altra alla base dei pilasti dell’arco absidale. A destra dell’abside vi è una rappresentazione della Maddalena, a sinistra invece un San Girolamo attribuito al Verrocchio. Sulla parete settentrionale della Sagrestia, tra due dipinti di fra Paolino (La presentazione dei Magi e Madonna in trono con santi),  si trova il frammento dell’affresco Cavalcata dei Magi. In prossimità della porta di ingresso troviamo a sinistra un’acquasantiera ovale in marmo bianco e una nicchia contenente un rubinetto, mentre a destra vi sta una tavola che ritrae San Sebastiano martire affiancato da San Girolamo e un altro santo. Nel vano ante-Sagrestia che immette nel chiostro si trova un grande armadio in legno sulle cui ante è dipinto l’evento dell’Annunciazione.